Ci sono amori destinati a durare in
eterno, altri che col tempo si affievoliscono diventando abitudine, altri
che invece svaniscono senza lasciare traccia.
Sono tante le luci della
Calabria Greca, talmente tante che a guardarle bene, quasi ti sfuggono
le ombre, insomma, corri il rischio di sembrare di parte, poi guardi
meglio e ti accorgi che con un occhio più attento, anche le seconde
vengono a galla, lasciando una scia dal colore indefinito e dal gusto
inconfondibilmente amaro. L’altro giorno scendevo giù dalla montagna
lungo la strada che porta al paese, quando arrivato nei pressi del campo
sportivo, su quella sella naturale, unico accesso alla montagna che i
bovesi chiamano San Giovanni, mi sono fermato, attirato da un silenzio
che a volte sembra richiamare la tua attenzione più di qualsiasi altro
frastuono.