martedì 1 novembre 2016

11 MARZO 1978 DE'JA' VU DI TERRE CHE TREMANO





Dèjà vu, suona bene a pronunciarla questa parola, sarà per la cadenza francese che la rende dolce. La conosciamo tutti questa parolina che utilizziamo per indicare la strana sensazione che si prova durante un’esperienza che si avverte come già vissuta, già vista, una situazione che da qualche anno mi capita molto di sovente, assai più che in passato. Molti mi dicono che è normale, fisiologico perchè più passano gli anni più sono i ricordi a disposizione e forse sarà proprio per questo, forse anche perché il Dèjà vu richiede particolari stati d’animo, fatto sta che ci sono luoghi, volti, canzoni ma anche solo colori che più di altri mi suggeriscono situazioni già vissute.

lunedì 31 ottobre 2016

IL GRIGIO DELL'AUTUNNO E QUELLO STRANO SENSO DELLA VITA


La riflessione. Il grigio dell’autunno e lo strano senso della vita

È uggioso il tempo oggi, è una di quelle giornate in cui capisci che l’autunno comincia a farsi strada in modo più deciso, ed in giornate come questa mi capita spesso di pensare a volti, luoghi, gesti, storie e personaggi di una montagna dai colori ormai troppo sfocati, cose e persone talmente tanto familiari che mai, dico mai avrei pensato che un giorno il tempo avrebbe fatto svanire tutto come se nulla e nessuno dei protagonisti di allora fosse mai esistito. 

giovedì 20 ottobre 2016

LE PAROLE DEL SILENZIO


Bruno, l'Aspromonte e le parole del silenzio
Ci sono silenzi che ci parlano, ci raccontano storie, storie che non puoi farti raccontare da nessun altro, perché sono sempre diverse, mutano al mutare di chi le ascolta. Mi convinco di questo adagio, ogni volta che mi fermo ad ascoltare il silenzio in luoghi dove il silenzio si riesce ad ascoltare distintamente, come l'altro ieri ad Africo, tra le rovine che parlano, al pari di quelle dei tanti centri abbandonati d'Italia, si dice ve ne siano circa seimila.