“Pur camminando faticosamente verso Bova,
la Città sembrava un vascello fantasma, mai vicina. Ci sono punti di
osservazione attorno a questo nido di aquila, da cui guardando si vede la
Sicilia che galleggia al limite dell’orizzonte con una grandezza imponente, la
dove l’avrebbe messa esattamente un pittore”. I versi di Lear fanno da incipit
ad un ricercato affresco che diventa tributo ad un centro, alla sua storia ed
alla sua gente e nel contempo occasione di analisi e riflessione sul presente
ma soprattutto sul futuro di un angolo di sud che di ammainare bandiera sembra
non avere voglia.
martedì 21 febbraio 2017
lunedì 20 febbraio 2017
IL FASCINO DEI NON LUOGHI E IL POTERE DEL VIAGGIO NECESSARIO
sabato 11 febbraio 2017
BRUNU LU GUARDIA, STORIA DI UNA MONTAGNA CHE NON C'E' PIU'
“Eu su dill’Asprumunti di la Mmendulìa di
Mesapotamò la campagna aundi criscìa”. Ci diede il benvenuto a modo suo Bruno Stelitano, quando, qualche anno
addietro lo raggiungemmo a Melito Porto Salvo in casa sua, la sua nuova casa da
più da quarant’anni, perché Bruno in realtà è un figlio di Roghudi uno di
quelli che in quell’angolo di montagna abbandonato troppo in fretta hanno lasciato il cuore.
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