Quando rimani solo, spesso
fisicamente, altre volte nell’animo, il tempo per pensare è tanto,
cerchi allora di impegnarlo, di non riflettere, di convincerti che
l’incedere della vita debba necessariamente prendere il sopravvento e poi per fortuna è quasi sempre così.
Ma la mente si sa è fervida di
ricordi, fatti, ambientazioni, facce, momenti, flash di un passato
recente, ma, il più delle volte lontano che si riaccendono in modo incontrollabile. Guardi fuori dalla finestra di un
anonimo condominio milanese nei pressi di via Ripamonti e vedi luci, auto, gente
che corre veloce, senti suoni di clacson, tutto in un mondo che cerchi
di sentire tuo, ma piano piano ti convinci che non ti appartiene, allora
apri la finestra dell’anima alla ricerca di quello che ti è sempre
appartenuto ma che, oggi, senti rivivere solo nella mente.